giovedì 12 settembre 2013

89. 27 novembre 1996 - TRICKY

City Square (Milano)
Durata: 1h30'
Prezzo: 35000 Lire
Posizione: 1° fila
Sold-Out: No
Pubblico: 1500 pc






48h dopo il concerto di Neneh Cherry al Rolling Stone, venne il turno di Tricky al Propaganda. 
La discoteca teatro di uno dei primissimi concerti visti dal sottoscritto, quello di Wendy & Lisa, da circa un anno aveva cambiato nome: abbandonato quello con cui l'avevo conosciuto, City Square, prendeva quello di una delle band da me più amate degli anni '80.
Dentro non c'era più la kitchissima piazzetta ricreata, con tanto di orologio: tutto era più 'industrial, ma l'impianto generale rimaneva lo stesso.

Il triennio 1995-1997 fu, incontrastato, il mio periodo d'oro con Mr Adrian Thaws, che in quegli anni consideravo in tutto e per tutto il mio artista favorito.
Maxinquaye è stato il mio album totem degli anni '90, un gioiello che ancora oggi riesce a stupirmi e vederlo come supporters di PJ Harvey a Modena (in effetti vidi molto poco, dato che fece tutto il concerto al buio) fu solo il preludio di una lunga serie di occasioni di incontrarlo, che mi ritagliai nel corso degli anni.

Come da copione arrivai troppo presto e gli altri, alla spicciolata, mi raggiunsero in prima fila. Mentre si aspettava l'inizio, Tricky venne avvistato in zona bar mentre si intratteneva con chiunque gli rivolgesse la parola. Mi presi un minuto per riflettere, misi qualcuno dei 'miei' a presidiare la transenna e uscii a recuperare il vinile di Pre-Millenium Tension che avevo portato, proprio nel caso si fosse presentata un'occasione del genere.
Mi ridussi ad implorare quelli della security che, notoriamente privi di qualunque pietà, una volta entrati non fanno più uscire chicchessia. A meno, ovviamente, di non volerci rimanere, fuori. Se non ricordo male devo aver accennato ad un farmaco salvavita, forse l'insulina, dimenticato nel cruscotto: si saranno immaginati un'accusa di omicidio colposo, perché funzionò.
Di ritorno mi ritrovai Tricky di fronte, pochi metri dopo aver superato la soglia. Lui era solo, io ero agitatissimo, come sempre: fu oltremodo cordiale, mi autografò la copertina dell'LP e scambiò qualche parola, con la sua voce sabbiosa.

Ero felice, potevo tornare con gli altri.

Il concerto confermò quel poco che avevamo capito di Tricky, della sua musica e del suo modo di intenderla dal vivo. Aggiunse anche qualche nuova certezza: la splendida Martina, unica nota gentile in uno show duro, difficile e respingente. Di nuovo c'era il buio (quasi) totale sul palco, solo ombre che si intravedevano contro le poche e fioche luci poste sul fondo. Ritmi ossessivi, ripetuti apparentemente all'infinito e amplificati dal THC che intorpidiva e dilatava quasi tutti, sopra e sotto il palco.

Per rendere l'idea, ecco un brano live di qualche mese dopo:



Alla fine, quando si riaccesero le luci in sala, eravamo tutti abbastanza shockati, anche chi come me, Filo e Vince, aveva già avuto l'occasione di imbattersi con Tricky dal vivo. Rimaneva la chiara sensazione di avere a che fare con un genio, per quanto disturbato, nel suo periodo di massima creatività.

Quel che è certo è che, non paghi, di lì a poco ci sarebbero state altre occasioni per nuovi e mirabolanti incontri/scontri con lui.


Visto con: Vince/Marco C./Alex/Filo/Sara/Gabri

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